domenica 6 luglio 2008

Sfalcio Dalico

A parte un po' di problemi logistici, le due giornate sono riuscite nel loro intento!

Molte persone si sono dedicate a ripulire i prati del Dalico, andando a falciare anche zone che da molti anni erano abbandonate a se stesse.

Cà di Lofa sono state interamente sfalciate (o lo saranno a breve). Giò 'n Dalech nella parte alta, mentre la parte bassa è rimasta da fare.

Su 'n Dalech per buona parteIMG_1206 .

"Int en Dalech" dei bei pezzi, rimane fuori un prato bello grande...magari il prossimo anno.

Cà Vegi quasi tutto... IMG_1203

in settimana dovremo riuscire anche ad imballare il fieno e a finire lo sfalcio delle parti 'infestate' dai Felus (felci).

Purtroppo il tempo non ha dato una mano e da Domenica mattina intorno alle 9 sono iniziate le prime gocce per arrivare al diluvio del pomeriggioIMG_1247 .

Alcune zone sono ancora da fare, ma molti sono rimasti contenti...sia per la pulizia che è stata fatta sia per i prati in cui sono tornati i 'muntunin de fen'.

Per il prossimo anno abbiamo fatto esperienza e speriamo di riuscire ad organizzarci un po' meglio.

mercoledì 2 luglio 2008

In ricordo di Fedele e Attilio Maffina

Domenica 15 giugno 2008 è la data prescelta per ricordare la scomparsa di Fedele e Attilio Maffina, due giovani sportivi del nostro paese, avvenuta nei giorni 10 e 12 giugno 1978. La giornata non si presenta benevola per l’aspetto meteorologico, ma la voglia di celebrare una santa messa sul posto vince anche i più restii a muoversi. Arriviamo in valle d’Arigna, in prossimità del luogo ove è stata eretta una croce a ricordo, verso le 10.30 del mattino. Dopo i preparativi (foto), eseguiti da don Gabriele Maffina, fratello di Attilio e Fedele, assistiamo compostamente alla funzione

 DSC06163 sotto una leggera pioggia che non disturba più di tanto.

Al termine viene benedetta la targa che ricorda i trent’anni dall’evento DSC06190 .

Dopo le operazioni di affissione della stessa DSC06184 

abbiamo posato in gruppo per la foto ricordo.

Gli “intrepidi paesani”DSC06193 ,

incuranti del cattivo tempo , così ci ha ricordato don Giuseppe durante la simultanea messa celebrata nella chiesa di S. Bartolomeo in paese, ci sono proprio tutti, sottoscritto a parte perché al di qua dell’obbiettivo. Il cattivo tempo concede una breve tregua; il tanto che basta a indurre quasi tutti a consumare sul posto il pranzo al sacco che ogn’uno ha con sé. Non manca il fuoco, dapprima più simbolico che reale (molto fumo…. ottimo alibi cui imputare diversi sguardi lucidi di commozione), attorno al quale stringersi in un ideale abbraccio fraterno. Fuoco alimentato dal buon umore dei convenutiDSC06199 

dalla tangibile operosa solerzia di Angelo nel raccogliere ramaglie. Alla fine il gruppo si è ridotto sensibilmente DSC06221 ,

ma per tornare dobbiamo imporre l’alt alla quasi febbrile raccolta di legna del nostro Angelo (anche se il tempo è inclemente, non possiamo certo lasciare il luogo con il fuoco ancora acceso). Come del nostro fuoco il fumo, sale al cielo un ultimo pensiero, poi rientriamo a valle, un poco infreddoliti per la pioggia, ma riscaldati nell’animo dalla giornata trascorsa tra momenti di mesto ricordo e attimi di contenuta giovialità.