martedì 10 agosto 2010

Fienagione 2010

Quest’anno abbiamo sicuramente battuto ogni record in fatto di estensione dei prati sfalciati… per lo meno da una ventina di anni ad oggi!

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Questo grazie all’impegno di molte persone che in maniera autonoma si sono organizzate.

La prima parte è  stata il taglio dei prati che anche gli altri anni venivano tagliati, questo fieno è stato quasi tutto imballato e portato via.

Gli altri prati sono stati tagliati e il fieno lasciato sul posto. Questa è stata la soluzione più eco-logica che si possa adottare.

Negli scorsi anni abbiamo provato a raccogliere questo fieno di poco valore (contiene molte felci e altre erbe poco pregiate) e con un camion portarlo nei container a Chiuro per poi venire smaltiti. Ovviamente questo comporta un grosso dispendio di energie, sia per raccogliere il fieno che per il trasporto.

La soluzione di lasciare il fieno tagliato nel prato ha come controindicazione il fatto che nell’anno successivo la raccolta è più difficoltosa e il fieno contiene anche quello vecchio. Visto però che il fieno di montagna è sempre meno ricercato, difficilmente nei prossimi anni ci sarà una maggiore richiesta.

Sarebbe pressoche impossibile lavorare tutto il fieno, ovvero rastrellarlo, raccoglierlo, imballarlo e trasportarlo visto il tempo limitato che tutti abbiamo!

Ha sicuramente fatto da volano la possibilità di utilizzare la falciatrice comprata quest’anno dalla nostra associazione e messa a disposizione in comodato gratuito a chi ne ha fatto richiesta semplicemente firmando una liberatoria.

falciatrice

La falciatrice si è rivelata molto versatile, specie con l’applicazione delle ruote di ferro che aumentano notevolmente la stabilità.

Altra attività che è stata fatta, anche qui spontaneamente senza nessuna pianificazione da parte nostra, è la pulizia del sentiero del Sole, nella tratta relativa al Dalico, che da qualche anno non veniva più curato (forse dall’anno in cui è stato presentato come via bassa che collega Sondrio con Tirano). Il sentiero è quindi percorribile nel tratto dall’Agnée a Verdumana e dal Dalico verso la val Fontana grazie alla pulizia con dei decespugliatori.

In particolare nelle due valli dopo il Barec di Bruga dove erba e arbusti avevano reso quasi impraticabile il sentiero

Un grazie a tutti quelli che hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo, quelli del non molto nutrito gruppo che spesso si sente dire “Si matt!”